Il ponte

Il ponte
Quadro di Enzo De Giorgi

sabato 27 febbraio 2010

Macchie

Devo fare il bucato, oggi. Ho quatto ceste piene di ogni tipo di indumenti: la prima è colma di calze consunte e di biancheria intima dall'odore acidulo; la seconda contiene lenzuola sporche di tradimenti e menzogne reiterate; la terza trabocca di asciugamani macchiate di terra e sudore; nella quarta ci sono abiti già lavati ma da cui non sono andate via le macchie di sangue.
Me lo diceva mia nonna "il sangue va lavato subito e con l'acqua fredda se no cuoce"; e io, sorda alle raccomandazioni, li ho buttati in lavatrice con il resto del bucato. Ora devo metterli in ammollo con la candeggina.

Nell'attesa mi dedico alle prime tre ceste.

Le calze sono talmente logore che mi converrebbe gettarle e comprarne delle nuove, ma mi tocca rammendarle e usarle ancora; per la biancheria intima aggiungo al detersivo dell'ammorbidente profumato; sarebbe inutile utilizzare lo sbiancante dato che gli elastici sono ingialliti e raggrinziti. Per le lenzuola programmo un lavaggio a 90°, preceduto da un energico prelavaggio e seguito da un doppio risciacquo. Per un po' dormirò solo col piumone. Le asciugami sono la cosa più semplice: la terra non ha un cattivo odore e, se pure ne rimane traccia, non me ne dolgo; il sudore è acre ma è mio e sul mio volto non genera disgusto. Con un po' di sbiancante e mezzo tappo di ammorbidente torneranno come nuove.

Le tre ceste sono a posto.

Posso sciacquare i panni in ammollo. Li stendo e vedo subito che le macchie ci sono ancora. Sono però un po' sbiadite. Dovrò, giorno dopo giorno, ritrattarle e così, anche quelle più resistenti, spariranno.

Resterà solo il ricordo che mi impedirà di sporcarmi ancora.



P.s.: Si tratta di un vecchio post riciclato e di un'immagine saccheggiata in rete. Il tema del giorno non mi sta stretto ma sono una lumaca con un orologio che sembra una lepre. Domani forse troverò il tempo per postare due righe sull'argomento proposto da Giusy all'inaugurazione di questo spazio collettivo.

Un saluto a tutti, Laura

3 commenti:

  1. Laura, il tema del giorno è stato abolito quasi sul nascere. Sentiti libera di postare quello che ti pare e seguendo i tuoi tempi. Mi è piaciuto leggere dei tuoi "bucati" che poi sono i bucati di tanti di noi. Buona giornata.
    :)

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  2. Quante volte abbiamo dovuto fare bucati regolari e irregolari.
    Quante volte è stato lavato quel capo, sporco di sangue...
    E alla fine le macchie sono veramente andate via o si vedono i segni in trasparenza?

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  3. L'idea di un post riciclato, slavato, che parli di bucato e di ricordi pare concordare con l'andamento quotidiano delle "nostre" esistenze (plurale majestatis). Pare però negare la chiusa del post, quel: resterà solo il ricordo che m'impedirà di sporcarmi ancora. In verità non ricordiamo mai a sufficienza tanto da impedirci di sporcarci di nuovo. E' per questo che l'età dell'oro è alterantivamente vista in un paradiso lontano e perduto nel tempo, oppure in un futuro prossimo venturo, sempre di là da venire. Un luogo incontaminato da sporcizia o definitivamento redento da ogni possibile macchia. In mezzo, la costante ricerca di una purezza perduta e mai esistita, perché, in fondo, quelle macchie sono le nostre. Non si discostano troppo da noi. I miei omaggi.

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