Il ponte

Il ponte
Quadro di Enzo De Giorgi

giovedì 25 febbraio 2010

Casalinghitudine

Oggi ho capito un paio di cose o tre:

  1. Sono una compulsiva (in realtà questo lo sapevo già ma oggi ne ho avuto la prova provata).
  2. Le casalinghe vere non possono scrivere, assolutamente. Sfido io chiunque a dimostrarmi il contrario. Se avessi un minimo di energia scriverei sulla giornata di oggi almeno un romanzo. Quante cose mi sono venute in mente lavando e lucidando. Quanti ricordi. Il sabato a casa dei miei tanti anni fa quando ancora vivevamo tutti insieme. Le mie sorelle armate di scopa e paletta. Io sempre a spolverare: ero la più piccola, dovevo cedere (spolverare era tra i lavori di casa quello che odiavamo di più in assoluto). Mia sorella M. che avrebbe battuto un’intera impresa di pulizie quattro a zero tanto era precisa, meticolosa e scrupolosa. Si spalancavano porte e finestre. E tutto veniva lavato ma proprio tutto tutto. Era M. a lavare e quando il pavimento era bagnato si sarebbe potuto presentare il Presidente della Repubblica o il Papa in persona e sarebbe stato fermato alla porta d’ingresso dal suo urlo furioso: “Aspetta che asciughi. Non lo vedi che è bagnato!!!”. Eravamo a casa sua quest’anno per il pranzo della Vigilia di Natale (nella mia famiglia si fanno i pranzi e non le cene, ma questa sarebbe storia lunga da spiegare e davvero oggi non sarei nelle condizioni per farlo … mi ammalerò? Dovrete venire a curarmi nelle prossime due settimane? Non posso escluderlo. C’è qualche volontario? Qualcuno si offre??? Ahi, ahi, ahi … come mi sento!!! Avrò esagerato un po’? ), scusate la lunga digressione, dicevo che per il pranzo della Vigilia di Natale eravamo a casa (che poi in realtà è una sorta di castello, non esagero: tre piani e tanti vani) di M.: tutto perfetto. Un granello di polvere qualcuno l’avrebbe potuto trovare? Giammai. Tutto perfetto. M. sarà una casalinga vera? Mi chiedo. Lei lavora eppure è una casalinga vera. Credo che non abbia mai scritto in vita sua. Credo che non potrebbe farlo mai.
  3. Una casalinga vera non fuma. Quantomeno non fuma in casa. Metti che uno abbia passato una mezza giornata a pulire una stanza della sua casa (uno a caso io e una casa a caso: la mia, una casa un po’ bohemien come disse la mia amica Mariella quando venne a casa mia la prima volta), dicevo mezza giornata per una stanza che a fine lavori profuma di un misto di vaniglia, agrumi e cose buone, bene come può questa persona presumibilmente rovinare il risultato di tanta fatica accendendo una sigaretta; è chiaro che uno si dispiace, no? E’ una sorta di delitto. E’ un crimine, chiaro.
  4. Una casalinga vera non scrive, non fuma e va a letto prima di carosello e non dopo. Io spesso vado a letto presto e leggo. Ma ne avrò la forza stasera? Ne dubito. In breve ho capito che io non sarò mai una casalinga vera e se mai dovessi diventarlo, voglio una stanza nella casa che sia un vero e proprio fumoir, una stanza tutta per me. Non potrei rinunciarci. Da un bel po’ di tempo ho una casa tutta per me ma è troppo, una casa è troppo, decisamente, a meno di non pagarsi una donna ad ore. Non l’ho mai fatto prima d’ora. Mi sa che però domani comincio a chiedere un po’ in giro ché i miracoli non avvengono certo tutti i giorni!

E fin qui (lo confesso) mi sono ri-citata. Questa cosa l'ho scritta il 28 dicembre del 2008. Cos'è cambiato nel frattempo? Ben poco, purtroppo. Ho avuto una fase di maggiore attenzione e costanza nella gestione della casa fino a qualche tempo fa, ma trattavasi di uno stato di grazia interrottosi oramai da un paio di settimane. Oggi ci ho pensato seriamente a darmi un po' da fare ma mi sono stancata talmente tanto solo a pensarci che poi non sono più riuscita a passare dall'intenzione all'azione. Domani pomeriggio però ci provo seriamente. Non fosse mai dovesse arrivare un/una ospite improvviso/a come minimo devo metterlo/a nella condizione di entrare in casa senza dovere sgomitare e fare lo slalom tra una cosa fuori posto e un'altra. Riuscirà la nostra eroina??? Stiamo a vedere. Vi aggiorno.

3 commenti:

  1. Forse non sono solo le casalinghe vere a non scrivere, ma chiunque incarni veramente un ruolo, una funzione o, più semplicemente, sia vero. Per scrivere, si deve mancare di qualcosa, si deve possedere un vuoto da riempire con le parole, con la scrittura. Persino gli scrittori veri non scrivono: vi riescono solo fintanto non diventano "veri scrittori". A quel punto l'ispirazione è bella che scomparsa. Non resta che l'arte, lo stile. Sono sempre le nostre manchevolezze, i nostri vuoti a muoverci, a farci fare le cose più spettacolari come le più bieche. Tutta la storia umana non è che questo colossale tentativo di riempire il vuoto, quel vuoto venuto all'attenzione dell'umanità nell'attimo in cui qualcuno, il primo uomo(?), si è chiesto "perché", per la prima e definitiva volta. Che sia tutta colpa del signor Binello, o di una delle sue innumerevoli vite precedenti? (detto scherzosamente e solo per citare la "fonte", l'ispirazione di queste mie parole. La seconda fonte d'ispirazione). C'è da chiedersi: ma se in quel fatidico attimo, invece di palesarsi la realtà completa, il vuoto assoluto, gli fosse incorso di grattarsi un orecchio, causa improvviso prurito, non era meglio? C'è di chiedersi "perché", di fronte a simili dubbi esistenziali... grazie a voi e perdonate se mi sono preso un poco gioco di pensieri che leggo con piacere e che condivido con altrettanto piacere, grazie a voi. I miei omaggi.

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  2. (mettendo tra parentesi il signor Binello che mi perdonerà di certo ché è davvero "comprensivo" il signor B) ho idea che se davvero le cose stanno così (mi riferisco ai vuoti) potrei diventare davvero una "grande scrittrice" prima o poi. Se mi omaggi adesso immagina quanto mi omaggeresti allora. Varrebbe la pena di farlo solo per ricevere i tuoi omaggi. Un abbraccio e un bacio, amico caro. :)

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  3. Grazie degli omaggi e citazioni e, nella mia naturale omnicomprensività :-) dico che sarebbe geniale grattarsi l'orecchio in quell'attimo, davvero!
    Pensa, mentre si palesa tutto, tutte le risposte davanti a te, complete, uniche... ti concentri solo e solamente su quel prurito. Ah, fantastico!

    Certo è che questo post bellissimo di Giusy che come sempre mi trascina nel vortice dell'immaginazione e mi ritrovo a pulire virtualmente (solo!) con lei, più lo stimolo di joseph, beh...
    Comedire...
    ...mi è partita la fantasia e la penna!
    A me una tastierafoglioqualcosa!

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