Il ponte

Il ponte
Quadro di Enzo De Giorgi

martedì 23 febbraio 2010

Un viaggio inizia sempre dal bisogno...

...di muovere un confine fino al sogno.

Nel viaggio di tutti i giorni, nel rincorrersi affannato e isterico al quale siamo sottoposti mi trovo a percorrere strade separate e uniformi.
Non c'è un bivio per chilometri solo prati da un lato, deserto dall'altro. Mi sembra deserto, attraverso i finestrini, ma non ne sono sicuro. In effetti mi sfugge il quadro generale, il paesaggio, è tutto così sfocato, quasi che pochi metri dopo il ciglio non ci sia nulla.
Ogni tanto piove, ma la strada non si bagna, per la verità non mi bagno nemmeno io, non so perchè. Il sole picchia e si fa sentire, scalda l'asfalto e compone miraggi che non capisco, che non metto a fuoco, mai.

Non ho cappelli da mettere, ho poca acqua, tanta benzina, un motore che non si ferma e i pneumatici consumati. A volte penso di aver percorso questo tratto per centinaia di volte, mi sembra di conoscere quel filo d'erba, quel sasso, quella nuvola, ma poi mi scuoto e guardo da un'altra parte, cerco da un'altra parte.
Il vento mi spinge, mi segue come una presenza costante, fissa, sembra che sappia dove sto andando, beato lui.

Quanto è lungo questo rettilineo? Dov'è la prima curva?
Non ha importanza, solo i dettagli contano: non inciamparsi, seguire la strada, controllare la benzina, fare attenzione a che nessuno attraversi, specchietto retrovisore, parabrezza, scarpe.
Frizione, freno, accelleratore.

Prima, terza, prima.


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