
E' come cadere, solo che non smetti mai di farlo. La caduta è continua, senza fine. Ti afferri con gli occhi a ciò che vedi: una scrivania, dei libri, lo schermo acceso di un computer, un fazzoletto di carta, qualche penna, la finestra che si apre sul cielo striato di bianco. E intanto cadi, cadi, cadi. Senti il suono della radio, i passi fuori dalla porta, una voce in lontananza, lo stridere di un freno. La caduta non cessa mai, però. Cadi cadi e ti domandi: ma la terra non dovrebbe essere sotto?
Credo che sia capitato anche a me qualche volta di sentirmi così. Un bacio.
RispondiEliminameravigliosa descrizione
RispondiEliminaciao
vanna
gli abissi hanno un fondo elastico... molto bella la tua descrizione
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