"La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con se l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò." F.Herbert, Dune.
Ci sono periodi in cui dai in gestione la tua vita ad altri.
Non si tratta di persone, no. Di quello ti sei stufato.
Tutto ciò che hai bisogno è un lungo respiro che ti ossigeni un po' e una pausa che possa rimettere le cose al loro posto. Fuori di te, dentro di te... non ha molto importanza, semplicemente ristabilire il tuo panorama privato che hai sempre visto o sognato. Quella baia, quella montagna, insomma il posto che ti porta serenità, la tua casa interna.
E allora consegni, chiavi in mano, il tuo tempo a un libro, a una tastiera musicale o alfanumerica, a un film, a un telefilm. Si dice evasione, chiamala se vuoi "non pensare". Solo che non pensare e basta è impossibile.
Però sarebbe bello.
Disconnessione del sistema in 5 secondi... 4... 3... 2... 1... Disconnesso
(in sottofondo il nulla assoluto)
Riconnessione del sistema... accesso effettuato.
Ci ho provato, ma non ho sentito nulla.
Comunque, dicevamo.
Ecco, questo tempo che lasciavo ad altri lo sto delegando a certe persone e ai loro pensieri. Persone distanti fisicamente e temporalmente che escono dalle pagine fresche o dalle note uniformi. Persone di cui ti puoi fidare e che ti insegneranno sempre qualcosa, e questo conta, lo sa Dio quanto conta. Persone che, al massimo, potranno deluderti per quel pezzo, o quel paragrafo, tuttalpiù per un libro, ma che mai! mai! potranno farti del male.
Ci sono molte cose a cui puoi consegnare la vita: ad una strada, a "un ago e al danno fatto", a una lacrima, a un viaggio, a una stanza vuota, a un dolce, al rosso corallo, a un binario, all'acqua della vita, a un disegno.
L'abbraccio è saldo perchè voluto, cercato.
Il liberarsi è difficile. Attenzione.
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Senses duplicate to perfection
RispondiEliminathe feeling, the touch
binary codes of the cyberworld
The body changes
the mind is a voyeur to a future
that arrived too fast
Too fast
The physical notion
is no more
welcome to the new age
of electric connections
And we
become afraid
of who we are
But we start to embrace
our new existence slowly
new senses, new function
What have we become?
Better I hope!
(Hugo Flores)