tag:blogger.com,1999:blog-694077472110695201.post8087814081486570763..comments2014-12-21T09:26:21.838+01:00Comments on co(r)rispondenze: Rote SterneGiusy Contehttp://www.blogger.com/profile/08346233515599215311noreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-694077472110695201.post-65052206504477509872014-12-21T09:26:21.838+01:002014-12-21T09:26:21.838+01:00Buona sera signor e la signora
Sarebbe ingiusto d...Buona sera signor e la signora<br /><br />Sarebbe ingiusto da parte mia non lodare colui che mi ha fatto<br />portato ad una necessità di denaro pronto ultimo mese che ho<br />per salvare un pericolo di vita, all'inizio non credevo uno<br />Nulla, ma la mia curiosità mi ha spinto a provare e alla fine sono<br />stato in grado di<br />ottenere questo prestito che sono uscito da questa impasse I<br />vissuto, ho incontrato le condizioni e senza problemi, il mio conto<br />140.000 € è stato accreditato ho chiesto. Avete bisogno di prestiti<br />soldi per il privato<br />far fronte alle difficoltà finanziarie di rompere finalmente la<br />situazione di stallo<br />che le banche causa, dal rifiuto dei file di applicazione<br />crediti? 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Poiché qualcuno disse: vero viaggio è ritorno. Di certo non è una fine, un arrivo. Semplice come la realtà, il viaggio rasenta la dimensione metafisica, forse anche per questo partecipa dell'orizzonte umano, di cui e da cui si trnde a fuggire ma che resta tale, orizzonte, in cui si inscrive ogni storia e ogni viandare. In qualità di viandanti, è bello ritrovarsi e riconoscersi, scambiando impressioni e pensieri a ogni stazione di sosta, lungo il cammino. In attesa che giungano altri viandanti a riallargare a simposio questo nostro dialogo, non posso negare che comunque la ricchezza della sostanza è tale da meritare il lungo viaggio che ci ha portati fin qui. A presto, amico mio.Joseph Schellinghttps://www.blogger.com/profile/11894958220667615671noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-694077472110695201.post-85947160806232558672010-05-01T02:15:47.159+02:002010-05-01T02:15:47.159+02:00...è bello davvero pensare che "altro orizzon......è bello davvero pensare che "altro orizzonte" sia semplicemente quello che vede chiunque si affacci da una collina verso il mare, fatto di semplici onde, di riflessi di luna, di nubi rosate. E' profondamente vero che siamo così tanto adusi a guardare alle cose complesse, che perdiamo la meraviglia delle cose semplici...che "altro orizzonte" è semplicemente l'orizzonte condiviso e condivisibile, e non quello privato.<br />Adesso ringrazio io te...e poco ci manca che arrivino dei violinisti tzigani a questo che voleva essere un simposio ed è diventato un dialogo a due...Luigi de Gregoriohttps://www.blogger.com/profile/17788039491650090252noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-694077472110695201.post-20296057382663525842010-05-01T02:10:24.728+02:002010-05-01T02:10:24.728+02:00...in un accesso di "noità" mi sono sent......in un accesso di "noità" mi sono sentito un noi che latitava, ed ho risposto di getto...e in fondo, a ben pensarci, ognuno di noi è tanti "sè" che convivono in un involucro-corpo...ed è la bellezza di essere "uomini vivi", che esperienziano e divengono. Penso a me chiuso nel Korper e al mio Leib che è altro, come tu di lingua tedesca puoi ben comprendere. Un Leib che è fatto di tutto ciò che attraversiamo e che ci muta, mutuando il vissuto e divenendoci altro...<br />Ieri anche io mi domandavo, in effetti, dove fossero finiti i potenziali partecipanti a queste discussioni...e mi chiedevo anche se non ci fossimo spinti, tu ed io, un po' troppo "da qualche parte", tanto da aver scoraggiato la partecipazione...<br />Queste mie parole vogliono essere una chiara provocazione e una richiesta di "indicazioni", di feed-back, a coloro che sono scomparsi...<br />Ho amato molto l'esempio del dito e la luna...siamo sulla stesa traccia, forse verso una stessa direzione, probabilmente su sentieri diversi. Ed è la meraviglia dell'incontro di viandanti che percorrono la strada "verso", che non fuggono "da", e che di tanto in tanto si incrociano, bivaccano sotto le stelle, conversano e riprendono il cammino. Verso una prossima partenza e non verso un definitivo arrivo...<br />E' sempre un piacere scambiare quattro chiacchiere, che poi tanto chiacchiere non mi sembrano...<br />Bis dann JosephLuigi de Gregoriohttps://www.blogger.com/profile/17788039491650090252noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-694077472110695201.post-14150023127921246732010-04-30T20:39:16.134+02:002010-04-30T20:39:16.134+02:00...Mi auguro davvero vi siano un numero così eleva......Mi auguro davvero vi siano un numero così elevato di persone capaci di vedere la realtà, soprattutto la realtà degli altri, ma purtroppo mi pare più una speranza che una certezza.... perlomeno è questa l'impressione che ricavo dal quotidiano vissuto, dalle giornate spese tra colleghi veri o presunti, nel girovagare per la città e in quanto vivo e percepisco quotidianamente. Questo può dare, effettivamente, l'impressione di un certo tono giudicante, di una certa presunzione e arroganza nel definire "altro" ciò che è comunque umano, ma è difficile sentirsi all'unisono con chi pervicacemente si ostina a fuggire la realtà. I miei omaggi e la mia inesprimibile, a parole, gratitudine per la profondità del dialogo e per l'attenzione e la gentilezza del tuo ascolto. Ti dico solo "Grazie" perché non v'è che questa parola, ma alla parola conviene una sostanza. Take care of you.Joseph Schellinghttps://www.blogger.com/profile/11894958220667615671noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-694077472110695201.post-90091211572343908872010-04-30T20:36:39.914+02:002010-04-30T20:36:39.914+02:00Caro amico, il riferimento alla latitanza generale...Caro amico, il riferimento alla latitanza generale non era certo rivolto a te; ti ho letto e ti leggo sempre con piacere estetico, interesse spirituale e partecipazione emotiva. Ma a quanto pare la partecipazione generale si è ridotta parecchio; non mi pare di scorgere particolare partecipazione al dibattito, al pensiero, da un poco di tempo in quà. In ogni caso, è sempre un piacere disquisire con te. Per riprendere il filo del nostro discorso, sono pienamente convinto, con te, che se s'interpreta l'affermazione "vedere un altro orizzonte" come un qualcosa di trascendente rispetto alla realtà, prerogativa mia o di chiunque altro, sarebbe, come ben hai detto, una specie di delirio da onnipotenza, sia in positivo come in negativo. Quindi in sostanza concordo con te, e non potrebbe essere diversamente del resto. Quello che intenderei sottolineare, però, prende spunto proprio dalle tue parole: "La diversità, di senso, di orizzonte, di intenzionalità, è l'unico fattore che ci accomuna...". Il relativismo che mette in questione, partendo dall'intenzionalità con cui ciascuno di noi vive e osserva il mondo, l'unicità della realtà, consente ai più di evitare il confronto con l'assoluto, che non è una qualche divinità, né un qualcosa che limita e destituisce di senso la libertà umana, ma è quel'orizzonte di senso in cui ogni punto di vista personale e originale si inscrive. Se ciò che ci accomuna è questa prerogativa di ciascuno di noi a essere diverso e a vedere secondo la propria rispettiva intenzionalità, resta però indiscutibile che ogni punto di vista è umano e si inscrive nell'umanità di cui tutti noi partecipiamo. Dunque esiste un orizzonte di cui tutti noi siamo parte, ed è questo orizzonte che ostinatamente l'umanità si dimentica e cerca di non vedere. Vedere un altro orizzonte significa, dunque, vedere questo orizzonte. Detto questo, è quindi vero che nessuno è alieno da questo orizzonte, ma diversa è la capacità di ciascuno di noi di esserne consapevoli e di accedervi. E questa capacità non dipende dal carattere, dalla storia o da altro fattore contingente, ma appartiene alla nostra natura di esseri umani; se non la si promuove, coltiva o non se ne fa uso, è per cattiva volontà. Perché, come dicevo, l'umanità non persegue la felicità ma la fuga... da se stessa, principalmente, ma in assoluto e generalmente dalla realtà. Volendo usare un'immagine nota, "vedere un altro orizzonte" non significa vedere la luna che il dito indica senza fermarsi al dito, appunto, ma vedere il dito, la luna, l'orizzonte in cui emerge l'indicare e l'oggetto indicato, l'intenzione con cui viene indicato l'uno o l'altro dei due oggetti implicati, vedere l'intenzione con cui lo stesso sguardo si dirige ora sull'uno ora sull'altro oggetto e percepire l'orizzonte entro cui viene vissuta tale scelta di preferenza, tale orizzonte di senso che ciascuno di noi, volente o nolente, è. la questione è, propriamente, filosofica, non una scelta di campo in una improbabile e improponibile dicotomia tra due o più specie di umanitas. Concludo questo sproloquio che spero non ti abbia annoiato, confermando le tue parole di chiusura...Joseph Schellinghttps://www.blogger.com/profile/11894958220667615671noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-694077472110695201.post-39686815716001821472010-04-28T20:39:23.842+02:002010-04-28T20:39:23.842+02:00...non ero scomparso, ero solo in giro a cercare p......non ero scomparso, ero solo in giro a cercare pezzetti di me sparsi per l'Italia...li ho recuperati e son tornato alla base...Luigi de Gregoriohttps://www.blogger.com/profile/17788039491650090252noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-694077472110695201.post-1329696526299905402010-04-28T20:38:41.458+02:002010-04-28T20:38:41.458+02:00...concordo in pieno...ma continuo a sostenere che......concordo in pieno...ma continuo a sostenere che un "altro orizzonte" altro non è che un orizzonte esistente dentro ognuno e non "alieno"...siamo tutti "tutto", e il pensarsi "più" o "meno" di altri è, a mio avviso, qualcosa che oscilla tra il delirio di deità e/o la sottovalutazione di sè...<br />Sono certo che tu, come me e tanti altri, forse tutti, guardiamo a "un altro orizzonte" costantemente, incessantemente, e altro non facciamo che tentare di coniugarlo con una realtà omologata...la meraviglia dell'uomo è il suo essere unico e irripetibile, ed essere uguale a tutti proprio nella sua diversità. La diversità, di senso, di orizzonte, di intenzionalità, è l'unico fattore che ci accomuna...<br />And believe me, I spend the longest part of my day living with those that the "normal" people use to call "fools"...and I'm not the only one. Many people cares about the same things we're talking about, the problem is that not all of them are brave enough to share their feeling, even I'm sure they feel what we feel...<br />Grusses aus ItalyLuigi de Gregoriohttps://www.blogger.com/profile/17788039491650090252noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-694077472110695201.post-79002756179738960202010-04-28T20:15:39.669+02:002010-04-28T20:15:39.669+02:00Cominciavo a preoccuparmi, pensavo non ci fosse pi...Cominciavo a preoccuparmi, pensavo non ci fosse più nessuno da queste parti... In ogni caso, teoria interessante la tua, andrebbe però applicata anche a se medesima, e a chiunque la promuova. Ne seguirebbero delle conseguenze interessanti, non trovi? Prendendola molto alla lontana, potrei dire...<br /><br /><br />L'idea che l'umanità, ciascun essere umano singolarmente preso, persegua la propria felicità è la più colossale puttanata mai ideata da mente umana, dopo la creazione degli Dei; compresi quelli più esclusivi e monotematici.<br />Ciò che l'umanità persegue con scientifica e indefessa costanza è l'estraneazione dalla realtà, da qualsiasi cosa, gesto o parola possa anche solo lontanamente ricordarle la vita, che è viva.<br />Tutta la storia, la cultura, l'arte, il quotidiano, non è che questo immenso tentativo di esautorare la realtà, con i suoi splendori e le sue bassezze.<br />Ciò che persegue è la fuga.<br />Eliminare ogni ricordo di cosa sia vivere, per isolarsi in un puro, innocuo e desolante deserto.<br />L'Uomo persegue uno stato larvale, in cui sentirsi, finalmente, a casa, per potersi crogiolare nella sua vacuità, nullità in mezzo al nulla.<br /><br /><br />Vedere un altro orizzonte non è affatto utopico.<br />But no one cares...<br />I miei omaggi di sempre a te.Joseph Schellinghttps://www.blogger.com/profile/11894958220667615671noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-694077472110695201.post-23335146123453055942010-04-27T13:04:52.881+02:002010-04-27T13:04:52.881+02:00...sovente è "convenzione" ritenere che ......sovente è "convenzione" ritenere che ci siano altri orizzonti, che ci siano altri panorami, che ci siano altri "qualcosa"...forse chi negli scenari della follia ha viaggiato e vissuto potrebbe raccontare di assoluti normali scenari, celati dietro occhi e movenze diverse...chissà...<br />Forse follia è cercare ragioni che non esistono, applicare assiomi personali e pensare che siano di tutti...forse follia è pensare di non essere folli. Forse un folle è l'unico che non lo è...<br />Attraverso scenari inenarrabili ogni giorno, passeggiando nei mondi dei miei "ragazzi" e cercando ponti che mi uniscano a loro...poi improvvisa la consapevolezza che non c'è bisogno di ponti, perchè non ci sono sponde diverse da unire, solo dimensioni altre da riconoscere, dentro me stesso...dentro "noi" stessi...<br />Vielen Danke JosephLuigi de Gregoriohttps://www.blogger.com/profile/17788039491650090252noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-694077472110695201.post-10836450084027520142010-04-25T20:22:33.570+02:002010-04-25T20:22:33.570+02:00Il confronto "pazzi" - "convenzioni...Il confronto "pazzi" - "convenzioni" è del tutto interno alla convenzione, non ne fuoriesce di un capello. I "Rituali" sociali sono intrinseci alla società medesima, alla cultura in cui viviamo, per cui non se ne è mai fuori, né poco né tanto. Siamo figli del nostro tempo, anche coloro che se ne dichiarano fuori o vivono al di fuori delle convenzioni comunemente accettate o ritenute "normali". Quindi, al di là di aggiungere e ripetere la mia ammirazione per come scrivi e come esponi storie di vita vissuta e eventi certo non comuni e attimi di vita intensa e reale, devo però far notare che non è certo questo che significa vivere da "pazzi", quel donare amore non mediato, da nulla, né da rituali né da qualsiasi altro fine, senso o significato. Per vivere in tal modo si deve imparare a "vedere un altro orizzonte". E per chiudere con la mia consueta citazione: Three sides of every stories... mine, yours... the Truth (Extreme). E' questo "The Truth" che significa "vedere un altro orizzonte". Rest in peace.Joseph Schellinghttps://www.blogger.com/profile/11894958220667615671noreply@blogger.com